Il resveratrolo favorisce una terapia cellulare della malattia di Alzheimer

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XV – 11 novembre 2017.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: DISCUSSIONE/RECENSIONE]

 

Il trapianto di cellule staminali mesenchimali, allo stato attuale delle conoscenze emerse dalle verifiche sperimentali, si considera una promettente risorsa terapeutica per il trattamento della malattia di Alzheimer. Ma il suo impiego clinico è stato finora ostacolato da due notevoli limiti: uno scarso attecchimento e tassi limitati di sopravvivenza delle cellule trapiantate. Il superamento di questi ostacoli sta impegnando vari gruppi di ricerca nel mondo e, fra questi, quello costituito da Wang ed altri quattordici colleghi dell’Università di Zengzhou in Cina, sembra aver trovato nel resveratrolo la soluzione ai problemi principali.

(Wang X., et al. Resveratrol promotes hUC-MSCs engraftment and neural repair in a mause model of Alzheimer’s disease. Behavioural Brain Research Epub ahead of print doi: 10.1016/j.bbr.2017.10.032. Nov 1, 2017).

La provenienza degli autori è la seguente: Department of Neurosurgery, Department of Gynecology, The First Affiliated Hospital of Zhengzhou University, Zhengzhou, Henan (Cina); School of Life Sciences, Zhengzhou University, Zhengzhou, Henan (Cina); School of Life Sciences, Basic Medical College, Zhengzhou University, Zhengzhou, Henan (Cina); Stuyvesant High School, New York (USA); Department of Anesthesiology and Critical Care Medicine, Johns Hopkins University, School of Medicine, Baltimore, Maryland (USA).

Il resveratrolo, un attivatore di SIRT1 (silent information regulator 2, homolog 1), regola il destino cellulare ed ha mostrato effetti benefici nella malattie neurodegenerative. Da un punto di vista chimico il resveratrolo è un fenolo non flavonoide, uno stilbenoide appartenente alla classe delle fitoalessine, in particolare è un 3,5,4’-tridiossi-trans-stilbene (C14H12O3), composto ad azione antiossidante presente in natura in vari vegetali[1], e noto soprattutto per la sua discreta concentrazione nell’uva, e conseguentemente nel vino, dove con pirocatechine, tannati e numerosi altri composti condivide azioni ritenute protettive per l’apparato cardiovascolare[2].

Lo studio realizzato da Wang X., Wang J. e colleghi è stato concepito per verificare se il resveratrolo regola il destino delle cellule staminali mesenchimali derivate dal cordone ombelicale umano (hUC-MSCs, da human umbilical cord-derived mesenchymal stem cells) e se le hUC-MSC combinate con il resveratrolo possono essere efficaci nel trattamento della neurodegenerazione in un modello murino di malattia di Alzheimer, attraverso la segnalazione di SIRT1.

La sperimentazione condotta dai ricercatori cinesi ha dimostrato che il resveratrolo facilita l’attecchimento delle hUC-MSC trapiantate nell’ippocampo di topi affetti da un modello sperimentale della malattia di Alzheimer. Il resveratrolo, poi, rinforzava gli effetti terapeutici delle hUC-MSC in questo modello, come dimostrato dal miglioramento delle prestazioni di memoria ed apprendimento nel classico Morris water maze, dall’aumento della neurogenesi e dalla ridotta morte cellulare programmata (apoptosi) nell’ippocampo dei topi con Alzheimer sperimentale.

La specifica analisi condotta ha dimostrato che hUC-MSC e resveratrolo congiuntamente regolano l’espressione nei neuroni dell’ippocampo di SIRT1, PCNA, p53, ac-p53, p21 e p16.

Come affermano gli autori, questi dati supportano in maniera veramente significativa la combinazione del trapianto delle hUC-MSC con il resveratrolo per un’efficace terapia cellulare della malattia di Alzheimer. Tuttavia, noi aggiungiamo, ulteriori verifiche e conferme su differenti modelli sperimentali della malattia saranno necessarie prima di riproporre la metodica per il trattamento dei pazienti.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle numerose recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-11 novembre 2017

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

_____________________________________________________________________________________________________________________

 

La Società Nazionale di Neuroscienze BM&L-Italia, affiliata alla International Society of Neuroscience, è registrata presso l’Agenzia delle Entrate di Firenze, Ufficio Firenze 1, in data 16 gennaio 2003 con codice fiscale 94098840484, come organizzazione scientifica e culturale non-profit.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



[1] In genere le piante producono questa molecola in risposta a danni o quando sono attaccate da batteri o miceti patogeni.

[2] Reali azioni profilattiche o terapeutiche del resveratrolo sull’organismo umano non sono state ancora dimostrate.